A Civit il premio nazionale per l’innovazione in agricoltura. La Fondazione Mach: ”Per i viticoltori trentini si aprono nuove frontiere”

L’innovazione rende le aziende agricole più moderne, competitive, migliora la qualità dell’occupazione e tutala chi lavora e valorizza il prodotto. E Confagricoltura ha deciso di premiare quelle imprese che hanno fatto investimenti importanti in questo ambito, con impegno, entusiasmo e coraggio. Enrico Giovannini (presidente di Civit): “Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto e siamo pronti per le sfide del futuro​”

TRENTO. Il Trentino è protagonista al premio nazionale per l’innovazione in agricoltura. A brillare c’è anche Civit, un consorzio che raccoglie i Vivaisti vitivinicoli trentini e la Fondazione Mach per unire ricerca e produzione.

 

L’innovazione rende le aziende agricole più moderne, competitive, migliora la qualità dell’occupazione e tutala chi lavora e valorizza il prodotto. E Confagricoltura ha deciso di premiare quelle imprese che hanno fatto investimenti importanti in questo ambito, con impegnoentusiasmo coraggio.

 

Con la cerimonia del Premio nazionale per l’Innovazione – che si è svolta in diretta web da palazzo Della Valle con la partecipazione del ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli, di Michele Pisante, professore all’Università degli studi di Teramo e presidente della Giuria, e di Massimiliano Giansanti, presidente di Confagricoltura – sono state premiate le imprese vincitrici di questa edizione.

 

“La sfida dei prossimi anni sarà quella tra cibo naturale e cibo sintetico. Dobbiamo far sì che l’innovazione accompagni la produzione di cibo naturale in questa grande sfida – dice il ministro Patuanelli -. Questo premio va in questa direzione, quindi la capacità attraverso l’innovazione di processi e di prodotti di essere competitivi producendo cibo naturale, di qualità in un contesto di sostenibilità ormai ineludibile”.

 

Si tratta di 9 realtà di diverse province italiane, che dimostrano come la digitalizzazione nelle aree rurali, la tecnologia, la robotica, l’economia circolare, possano permettere di migliorare le produzioni, risparmiare risorse naturali preziose, ma anche favorire il benessere aziendale, sociale ed economico, sempre con un occhio attento alla sostenibilità.

 

“Sono grato a tutti gli organizzatori di questa manifestazione. È un onore aver ricevuto questo importante riconoscimento – dichiara Enrico Giovanninipresidente di Civit -. La stretta collaborazione tra i Vivaisti viticoli trentini e la Fondazione Mach ha portato a ottimi risultati. Siamo molto soddisfatti del lavoro fatto e siamo pronti ad accogliere le sfide del futuro. I risultati delle selezioni di questi mesi rafforzano la convinzione che sia indispensabile sostenere i processi innovativi che possono generare un miglioramento degli standard produttivi in tutte le imprese, grandi e piccole”.

 

Il premio, nato due anni fa, vuole valorizzare quelle realtà del settore primario che si sono distinte in termini di tecnologie applicate in agricoltura, e il ruolo centrale degli imprenditori agricoli come promotori dello sviluppo economico del territorio e del Paese.

 

Costituito nel 2012, è il Consorzio che vede insieme i Vivaisti vitivinicoli trentini e la Fondazione Edmund Mach. Con 10 ettari coltivati a vite, Civit ha come obiettivo la generazione di innovazione nella vite e si propone come anello di congiunzione tra ricerca e produzione. Il consorzio si occupa anche di promozione e organizzazione di eventi divulgativi di degustazione. Ha selezionato delle varietà di vite di 5 nuovi genotipi resistenti alle principali fitopatie.

 

“Per i viticoltori trentini grazie anche a Civit si aprono nuove frontiere, è immediata quindi l’importanza rivestita dalla ricerca e dall’innovazione in ambito vitivinicolo. L’innovazione è la chiave del successo, questo premio è un importante traguardo”, il commento di Diego Collerpresidente di Confagricoltura del Trentino.

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